15.1.12

Buona Sicilia su La Repubblica


 ha scritto su Buona Sicilia


La mia verità su Buona Sicilia Alfredo Nocera Palermo 
Rispondo alla lettera pubblicata mercoledì scorso nella vostra rubrica dell' amministratore delegato della Gesap Giacomo Terranova dal titolo "Quel negozio dentro l' aeroporto". Il crollo del fatturato di Buona Sicilia è iniziato l' 11 aprile 2005 data di messa in funzione dei Loading Bridge, perché Buona Sicilia è stata abbandonata nel peggior posto dell' aerostazione. Alle mie rimostranze è stato più volte verbalmente comunicato (anche ad una multinazionale della ristorazione) che avrei presto avuto i locali nella nuova sala d' imbarco. La restituzione del locale di 38 metri quadrati è avvenuta a causa delle norme sulla sicurezza (regolamento CE 1546/2006) che impedivano in quella ubicazione la vendita di olio, vini, liquori, conserve, marmellate, confetture. La splendente vetrina espositiva di 14 metri quadra e non di 33 è stata richiesta dalla Gesap per dare vitalità alla divenuta cupa area dopo la chiusura di Blue Spirit. La segnaletica interna è misteriosamente scomparsa dopo poche settimane. Non ho rifiutato alcuna proposta, la Società Linea Aeroportuale Sole non ha mai avanzato nulla di serio e concreto nei confronti di Buona Sicilia. Un' altra domanda che spero non rimanga anche questa senza risposta: quali delle aziende persistenti in aeroporto ha partecipato ad una procedura ad evidenza pubblica? Dispiace infine che in questa diventata guerra tra poveri l' Ad di Gesap non percepisca i gravi danni che ha causato a tanti lavoratori, alla mia azienda, agli oltre cento produttori siciliani che rappresentavamo, ed all' immagine della Sicilia dato che in aeroporto non c' è più nessuno che valorizzi l' enogastronomia siciliana di qualità.

Punta Raisi, fuori i piccoli negozi 'Triplicato il canone d' affitto' 10 dicembre 2008 — pagina 2 sezione: PALERMO
I piccoli negozi, baluardi del made in Sicily, fuori dall' aeroporto Falcone e Borsellino. Dall' ottobre scorso, da quando cioè la gestione della galleria commerciale tra il primo e il secondo livello è stata attribuita al gruppo Sole, della società di servizi Ligabue, i punti vendita storici hanno chiuso i battenti per lasciare il posto a griffe internazionali. I cantieri sono in corso e la galleria dovrebbe aprire i battenti a metà gennaio. Ma non riaccenderanno le insegne alcuni marchi rappresentativi dell' Isola come La Coppola storta, l' azienda di San Giuseppe Jato fondata da Guido Agnello, che dall' agosto 2003 vendeva le coppole famose in tutto il mondo e forniva ai turisti un servizio di biblioteca siciliana prima dell' imbarco. O come Buona Sicilia, l' azienda di Alfredo Nocera che vendeva vini dell' Isola. Rimane come esercizio di giornali e riviste Flaccovio, che sta conducendo una trattativa con il nuovo gestore per riaprire il proprio punto vendita. Di fatto, i canoni che il gruppo Sole propone sono triplicati: troppo alti per i vecchi inquilini. «Ci chiedono 104.020 euro all' anno - dice Guido Agnello, presidente della San Giuseppe spa, affittuaria dello spazio di 36 metri quadrati al livello partenze - dei quali 56.700 per il semplice affitto al prezzo di 1.600 euro al metro quadrato. Troppo per far quadrare i conti di una piccola azienda». L' azienda La Coppola storta, dal 1° gennaio 2005 fino all' ottobre scorso, ha pagato alla Gesap un canone annuo di circa 34 mila euro. «All' inizio eravamo presenti in aeroporto a titolo gratuito perché offrivamo anche il servizio di biblioteca - racconta Agnello - poi ci hanno concesso di pagare solo uno dei due spazi che gestivamo, quello dedicato alla vendita. Hanno pure tentato di mandarci via con una multa di 150 mila euro per occupazione abusiva del suolo pubblico, e abbiamo dovuto ricorrere a un arbitrato che abbiamo vinto». Finché, nel maggio scorso, la gara pubblica indetta dalla Gesap per affidare a un unico aggiudicatario gli spazi commerciali è stata vinta dal gruppo Ligabue. A quel punto, scaduti i vecchi contratti di locazione, gli ex affittuari possono solo rivolgersi al nuovo gestore. Che prospetta i nuovi canoni: triplicati. Così rimangono esclusi dalla nuova area commerciale negozi storici come Randazzo e Buona Sicilia, che a ottobre consegna le chiavi, non prima di far esplodere il caso con un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti. Buona Sicilia licenzia quattro dipendenti, tre La Coppola storta che riesce a salvare le vendite natalizie trasferendosi fino al 6 gennaio in via Gaetano Daita. Di fatto, all' aeroporto, hanno mantenuto gli spazi secondo i termini del bando, ma a canoni più alti, la pasticceria Palazzolo e il negozio di ceramiche Sicilarte. «Lo abbiamo stabilito con una gara pubblica - spiega Giacomo Terranova, amministratore delegato della Gesap - contro la quale si poteva ricorrere in sede amministrativa nei tempi stabiliti dal bando. Nessuno lo ha fatto, e quindi la polemica tardiva è strumentale. I costi sono più alti perché il gestore è internazionale e potrà essere volano per lo sviluppo dello scalo. La gara, la prima del genere indetta dall' aeroporto, ha l' obiettivo di incrementare gli introiti. Gli incassi verranno investiti in infrastrutture». Alla Procura della Repubblica, per una ventennale vertenza sulla gestione del bar all' aeroporto, contro la società Ristoro & Servizi si è rivolto in questi giorni Antonio Piazza, che lavorava per la società e vantava un credito di circa 150 mila euro. Il Tribunale ha condannato la Ristoro & Servizi a un risarcimento di oltre 69 mila euro, ma la società è fallita lasciando Piazza a bocca asciutta. i.n




La Repubblica Le lettere 11 dicembre 2008 — pagina 16 sezione: PALERMO
La nuova galleria all' aeroporto Alfredo Nocera Palermo 
Vorrei porre due pubbliche brevi domande in merito all' articolo dal titolo "La Galleria dell' aerostazione cambia gestore". Perché Gesap ha rinnovato le subconcessioni (sembra con favorevoli contratti) soltanto alla ceramiche Siciliarte, alla pasticceria Palazzolo ed alla farmacia? Ho contattato la Linea Aeroportuale Sole (peraltro irreperibile sugli elenchi della competente Camera di Commercio) per riuscire e continuare a lavorare e mi è stato risposto che il contratto con la Gesap non permette subconcessioni. Mi piacerebbe ottenere una seria e onesta risposta (di quelle con la mano sulla coscienza) da poter girare alle famiglie dei miei ex collaboratori ed alle oltre cento aziende siciliane da me rappresentate che trovavano in Buona Sicilia un mercato ed una enorme visibilità internazionale.



La Repubblica 16 ottobre 2008 — pagina 8 sezione: PALERMO
Punta Raisi Gesap, per i negozi esposto in Procura
Esposto in Procura e alla Corte dei Conti contro la gara bandita dalla Gesap per i negozi dell' aeroporto Falcone Borsellino. è stato presentato ieri dall' azienda palermitana Buona Sicilia che non ha avuto il rinnovo della licenza negli spazi dell' aeroporto e ha chiuso i battenti la scorsa settimana, licenziando quattro dipendenti.

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