29.12.15

Abile estortore e peggio di un mafioso

Con lucidità ha architettato l’estorsione mostrando abilità, ha semprenegato anche di fronte l’evidenza, ha avuto atteggiamenti anche peggiori di un mafioso.

Le pesantissime parole nei confronti di Roberto Helg, l’ex presidente della Camera di Commercio, vice presidente della Gesap,  arrestato in flagranza mentre intascava la prima rata di 30.000 euro della mazzetta  chiesta al pasticceria di Cinisi Palazzolo per il rinnovo della concessione nello spazio commerciale all’aeroporto do Punta Raisi Falcone-Borsellino.
Roberto Helg vice presidente di Gesap e Giacomo Terranova Amministratore delegato di Gesap

Le motivazioni della sentenza di condanna a 4 anni e 8 mesi, riportate dal Giornale di Sicilia, sono durissime nei confronti dell’ex numero uno dell’ente camerale a cui non è stata riconosciuta alcuna attenuante ma soltanto lo “sconto” di un terzo della pena perché giudicato con il rito abbreviato.
 Secondo il Gup, Daniela Cardamone, Roberto Helg avrebbe avuto una condotta gravissima perchè organizzata durante la sua attività professionale e “assume connotazioni anche più insidiose di quelle che notoriamente maturano in contesti malavitosi di stampo mafioso”.

Inoltre nonostante sia stato arrestato con i soldi in mano Roberto Helg ha continuato a negare l’evidenza, arrendendosi solo quando gli sono state fatte ascoltare le registrazioni dei dialoghi con Santi Palazzolo. Viene anche ritenuto un navigato ed abile estortore per le modalità di richiesta avanzate al pasticcere di Cinisi.


I COMPLICI ?

Per Roberto Helg è arrivata la condanna di primo grado, rimangono ancora nell'ombra i complici.


Il giudice invece inoltre ha evidenziato che la Gesap  ha cambiato le regole dopo l’arresti di Roberto Helg.